Filet
Filet in francese vuol dire rete: e le sue origini affondano nel mondo della pesca. In questo modo, infatti, i pescatori usavano confezionare le reti da pesca realizzando una rete a maglie quadrate annodando i fili per mezzo di un ago a doppia cruna aperta: il modano.
Il suo utilizzo come base per sofisticati ricami risale, probabilmente, al XVI secolo, come testimoniano numerosi libri di modelli dell'epoca. E in effetti, non si tratta di un vero e proprio merletto: ma di un ricamo che, invece di appoggiarsi ad un tessuto, si appoggia sulla rete. Diciamo che siamo ai limiti tra ricamo e merletto...
La rete si esegue a partire da un primo riquadro e si allarga via via obliquamente, fino ad ottenere la dimensione desiderata; la lavorazione può essere lineare o in tondo.
Successivamente la rete viene montata su un apposito telaio e ricamata; tra i punti più utilizzati il punto tela, il punto rammendo, il punto spirito.
La rete a modano è oggi sempre più rara e spesso viene sostituita dalla rete meccanica.
Molto popolare è la sua imitazione all'uncinetto, di facile esecuzione e proprio per questo diffusissima.
Un tipo particolare di filet è il cosiddetto puntino ad ago di Latronico, in cui si esegue a mano una rete le cui maglie assumono forma di rombo e i punti di riempimento vengono eseguiti contemporaneamente alla realizzazione della rete.