Luciana Brescia
Vivo a Lavagna in provincia di Genova. Da ragazza sono stata tra le allieve della merlettaia chiavarese Maria Chiappe e a tutt'oggi svolgo attività di insegnamento e di produzione di manufatti su commissione.
Già quando ero molto giovane ho dimostrato interesse per il ricamo e il cucito.
Insieme a mia madre, che era sarta, ho avuto frequentemente la possibilità di ammirare i meravigliosi "Asciugamani di Chiavari", dalle frange finemente annodate, presso il negozio della famosa Ditta Cuneo, ubicata in via Martiri della Liberazione di Chiavari, il cosiddetto "Carugiu de Ciavai".
Sono rimasta affascinata da questo pizzo e ho deciso di apprenderne la tecnica.
Ho frequentato quindi nel biennio 1976-77 e 1977-78 il corso di qualificazione per Macramè e Ricamo della durata di 300 ore organizzato dalla Regione Liguria (Consorzio provinciale per l'Istruzione Tecnica e Professionale) che si svolgeva presso il Conservatorio delle Gianelline di Chiavari.
Ricordo bene la mia insegnante: era severa ed esigente, voleva che le allieve fossero precise e sempre concentrate sul lavoro che stavano svolgendo. Lei amava il macramè e desiderava trasmetterlo attenendosi rigorosamente ai canoni della tradizione.
Al termine del corso ho conseguito insieme ad altre undici compagne il diploma di qualifica per Lavorazione Macramè e Ricamo.
Da trentasette anni mi dedico a quest'arte con grande passione; in un primo momento essa ha costituito un passatempo, in seguito è diventato un lavoro, gratificante, anche se poco remunerativo dal punto di vista economico.
Nell'esecuzione dei miei pizzi mi attengo fedelmente a quanto appreso dalla mia maestra.
Devo dire che i miei manufatti sono molto apprezzati nelle varie manifestazioni a cui partecipo; da oltre vent'anni sono presente alla Mostra del Tigullio, importante esposizione di prodotti artigianali che si svolge nel Levante Ligure.
Dal 2000 al 2005 ho collaborato con la ricercatrice giapponese Reiko Fukumoto, esperta nel merletto a fuselli e abile disegnatrice. Per lei ho realizzato numerosi asciugamani di diverse dimensioni e anche una borsa, il cui disegno era stato reperito dalla committente su una vecchia rivista.
Nei frequenti viaggi in Italia, legati a interessi culturali e al desiderio di conoscere, anche a fine collezionistico, i pizzi tradizionali delle varie regioni, Reiko Fukumoto ha esposto in numerose mostre le sue opere, che sono state molto apprezzate. Gli interscambi sono stati fruttuosi per entrambe e sono proseguiti per qualche tempo, sia a livello epistolare, che lavorativo, in quanto molti teli in lino, con frange a macramè, sono stati inviati a lei in Giappone.
L'onore più grande che ho avuto è stato quando la Curia vescovile di Chiavari mi ha proposto di regalare uno dei miei manufatti a papa Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita alla Diocesi di Chiavari il 19 settembre 1998.
La S. Messa è stata celebrata alla Comata a mare e all'offertorio io e Stefania De Martini (titolare dello storico laboratorio di tessitura di Lorsica) abbiamo donato il cesto contenente l'asciugamano.
Nel corso degli anni ho cercato di perfezionare le mie tecniche mantenendo però sempre il rispetto della tradizione di questa antica arte.
Ho partecipato e partecipo tutt'ora a mostre ed esposizioni artistiche un po' in tutto il Nord e Centro Italia, durante le quali cerco sempre di fornire dimostrazioni dal vivo del mio lavoro in modo tale che i visitatori possano rendersi conto direttamente della tecnica, della manualità e dei tempi che occorrono per la realizzazione dei manufatti che stanno visionando.
Negli ultimi anni, oltre alle realizzazioni classiche, mi sono specializzata nella realizzazione di diversi manufatti di bigiotteria utilizzando la tecnica del Macramè.