Il macramé di Maria Luisa Tonello
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Luisa Tonello nasce a Castelgomberto il 4 agosto...di qualche anno fa.
Dimostra fin da giovane una vocazione per il volontariato e dedica il suo tempo libero ad aiutare i deboli e gli indifesi. Fonda, diciotto anni fa, un piccolo gruppo di donne “Associazione Arianna” e, come la mitica fanciulla che con un filo guidò Teseo fuori dal labirinto del Minotauro, Luisa e il suo gruppo tendono un filo di speranza a tutti coloro che nascono in paesi dove fame, guerra, sopraffazione negano un futuro. La magia delle mani di Luisa e della sua associazione trasforma in fondi per il volontariato ogni possibile attività manuale. Più di sessanta corsi: dal pachwork al ricamo, alla realizzazione di bambole di pezza e pupazzi hanno alimentato quel filo interminabile.
È a quel filo intessuto di speranza che Luisa può aggrapparsi quando un terribile incidente stradale accaduto all’amata figlia Lucia interrompe la sua attività. A quel filo è appesa la vita di Lucia. È quel filo che guida entrambe fuori dal labirinto del dolore. E come per magia, in seguito, il filo diventa, nelle abili mani di Luisa, “nuova creazione”: il macramè. Ed è in Liguria, a Chiavari, che il mitico filo conduce Luisa fino alla porta di Elena Venzi: una provetta maestra che, sola, crea tra le pareti del suo laboratorio. Sono i suoi "nodi artistici” apparsi sulle pagine di Rakam a guidare Luisa fino a lei. Inizia così un magico intrecciarsi di fili che unisce Chiavari a Castelgomberto, Elena, la maestra, riconosce in Luisa l’allieva forse tanto attesa e le trasmette segreti di pizzo che Luisa trasferisce, intessuti d’entusiasmo, al suo “club vicentino”. Nasce il Club del macramè: il filo di speranza diventa arte.
Oggi le donne del gruppo hanno raggiunto livelli tecnici e creativi veramente notevoli e il ponte di filo annodato tra Castelgomberto e Chiavari si è fatto sempre più solido. Vi transitano idee, nuove creazioni, trafori d’arte, stima e amicizia: un aereo ponte di merletto sempre più solido e solidale. Infatti tutti i proventi dei corsi tenuti da Luisa, vanno agli ultimi della terra. Il filo si fa ragnatela che dal cuore dell’associazione Arianna raggiunge le più lontane e diseredate zone del pianeta.
Dopo i macramè nell’arredamento, il macramè nell’abbigliamento è la nuova sfida che il gruppo ha affrontato portando alla realizzazione della prima sfilata in Italia di ben sessanta abiti. Anche a Luisa, instancabile anima del gruppo, il futuro riserva una nuova sfida: l’insegnamento del magarete appreso da un’altra maestra speciale: Adriana Lazzari di Gorizia. La creatività di Adriana e la capacità di intuirne l’applicazione di Luisa si coniungano in modo esemplare. E chi più di Luisa è capace di raccogliere e rilanciare tale sfida?
E così, di nodo il nodo, Luisa e le sue donne rendono testimonianza solidale di come la umile arte del macramè, per secoli consumata all’interno delle case, possa essere luce nel mondo.
E tutto ha inizio da un filo.