Il Merletto di Pescocostanzo - Merletto Italiano

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Il Merletto di Pescocostanzo

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Il Merletto di Pescocostanzo ha una storia antichissima, molto probabilmente autonoma rispetto a quella dell'altro grande centro di produzione del merletto a fuselli nella zona, cioè L'Aquila. Le testimonianze relative alla sua presenza, infatti, risalgono grosso modo allo stesso periodo e probabilmente richiamano un'origine non dissimile, legata ai contatti con altri centri di produzione del merletto (primi fra tutti Milano e Venezia), ma i manufatti appaiono  decisamente diversi sia per la tecnica di esecuzione sia per i filati sia per i disegni: come ebbe a scrivere Elisa Ricci ai primi del Novecento, "mentre le trine aquilane tendono sempre verso una maggior ricchezza e finezza, le pescolane si compiacciono di una loro schietta e rude originalità; là, signorine intellettuali e delicate; qua, semplici e robuste contadinelle".
Dunque, quello aquilano si presenta come un merletto più raffinato, prodotto per lo più in contesti aristocratici o nei conventi, mentre il merletto di Pescocostanzo è frutto e ornamento di una classe popolare. Lo testimoniano anche i filati, più grossi e grezzi a Pescocostanzo, e soprattutto i disegni e le tecniche di lavorazione, che nel caso di Pescocostanzo hanno caratteristiche davvero peculiari. Innanzi tutto, il lavoro non veniva eseguito su disegno (come avvenne solo a partire da un'epoca relativamente recente) ma a mano libera: in secondo luogo, come è tipico per molti merletti di prigine popolare, le merlettaie riproducevano in forma di merletto ciò che avevano di fronte nella loro realtà quotidiana: dunque, le giare, gli uccelli, i fiori, il carlino (l'antica moneta napoletana), il cane ed altro ancora...
Questi motivi, reinterpretati e stilizzati nel corso del tempo, venivano tramandati con l'insegnamento di madre in figlia attraverso uno strumento singolare, la sceda
, una sorta di imparaticcio che l'apprendista eseguiva a mano libera e che le consentiva di passare dai motivi più semplici a quelli più complessi ed infine, avendo appreso la tecnica, di lavorare qualsiasi motivo con una piena padronanza dell'arte...
Ancora oggi è possibile vedere lungo le strade di Pescocostanzo le merlettaie che come un tempo lavorano sull'uscio di casa, offrendo al visitatore occasionale un'immagine che sembra davvero fuori dal tempo... ma non lo è. L'amministrazione comunale ha infatti risposto all'esigenza di salvaguardare questa sua antica tradizione dando vita e sostenendo la Scuola comunale di Merletto a tombolo, che si trova in un antico palazzo nel centro del paese e che ospita, oltre alla scuola vera e propria, un museo ed un'esposizione permanente dei merletti di Pescocostanzo.


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