Il merletto e la guerra
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Osoppo (UD), 13 giugno - 2 agosto 2015
Una bellissima mostra di fazzoletti ricamati dai soldati, fotografie e merletti originali della Grande Guerra, organizzata con la consueta competenza da Luciana Molinis, appassionata esperta e collezionista, ci permette di riscoprire una piccola ma significativa pagina della storia del ricamo e del merletto. Riportiamo alcuni passi della presentazione:
"Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918) vennero prodotti numerosi articoli di propaganda: biglietti augurali, centri, fazzoletti stampati o ricamati con temi patriottici.
L'industria del merletto soffriva per mancanza di materiale; le merlettaie e le ricamatrici erano occupate in altre mansioni; la produzione era, di conseguenza, limitatissima.
Ciò nonostante alcuni paesi - soprattutto la Francia ( con "Les Amies de la dentelle") e il Belgio (con l'associazione "La dentelle Belge") vollero conquistare l'emergente e ricco mercato americano producendo ricami e merletti (ad ago e a fuselli) con forte simbologia commemorativa. Ciò permise di mantenere vive le lavorazioni tradizionali in un momento particolarmente difficile.
I souvenirs prodotti erano generalmente composti di vari elementi ed assemblati in grandi tovagliati, centri e cuscini con stemmi delle grandi casate europee o dei Paesi alleati. Venivano esposti nelle ambasciate in occasione di incontri ufficiali e la Croce Rossa si occupava della vendita all'asta dei manufatti.
Motivi ricorrenti erano, ad esempio, il leone (Belgio), il gallo (Francia), l'unicorno (Inghilterra), l'orso (Russia), l'aquila (Stati Uniti).
La Croce Rossa si occupò anche dei prigionieri di guerra, fornendo nei vari campi di prigionia materiali di conforto nelle attività tradizionali: tessuti, filati da ricamo, perline di vetro...nacquero così struggenti ricordi destinati alle famiglie, in attesa del ritorno dei loro cari."