Intrecci Mediterranei - Napoli - Merletto Italiano

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Intrecci Mediterranei - Napoli

I Reportages > 2009

Una due giorni davvero particolare quella che si è svolta a Napoli nelle sale della Fondazione Mondragone e del Museo Elena Aldobrandini: "Intrecci Mediterranei" ha davvero saputo unire le esperienze e la sensibilità di donne provenienti da varie sponde del mare nostrum, unite dall'arte del filo declinata in tutte le sue varianti. Ne ha dato testimonianza la qualificata presenza al convegno (cui hanno preso parte Glenza
Abdessatar, presidente dell’Associazione Utaim, Luisa Cavaliere della Fondazione Rive Mediterranee, Rosa D’Amelio, della Fondazione Annunziata, Benkhadroun Malika per la Pace Internazionale, Melika Mettiti Ben Rebah per la Salvaguardia della Medina, Teresa Perreca dell’Associazione Ars Mirabilis, Khadija Zouari dell’Associazione Donne Cartagine in Italia), seguito da un pubblico attento, e la magnifica mostra di ricami e merletti eseguiti da artiste provenienti da Liguria, Veneto, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, nonché da Grecia, Marocco, Tunisia e Spagna. Ricordiamo in particolare, per quanto ci riguarda più da vicino, il macramè ligure dell'Associazione De Fabula; il tombolo aquilano di Simona Iannini; la blonda catalana di Teresa Prieto Gonzales; l' agopittura di Teresa Perreca, vera anima della manifestazione, i merletti di Mena Renzi; gli sfilati siciliani di Giovanna Gurrieri; i lavori artistici all'uncinetto di Imma Marra.
Erano inoltre rappresentate alcune delle più importanti scuole di ricamo italiane, a cui si sono affiancati, con la ricchezza dei loro ricami, numerosi manufatti, per lo più capi d'abbigliamento ed accessori, provenienti dal Marocco e dalla Tunisia.
A completare la mostra, arricchendola di ulteriori motivi di interesse, la collezione privata di ricami storici del 1700-1800 di Marilisa Landolfi e quella, non meno importante, di arredi e paramenti sacri della bicentenaria (e tuttora attiva) ditta Serpone di Napoli.
Unica pecca di una manifestazione così ricca di spunti, l'assenza di un catalogo che avrebbe consentito una migliore fruizione dei percorsi e dei manufatti ed una maggiore risonanza all'evento.


Un vivo ringraziamento a Mena Renzi per aver consentito la realizzazione di questo reportage


 
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